Cavoretto – Torino

Un restauro che riscrive il sacro tra memoria e contemporaneità
Cavoretto – Torino
2021
Progettazione e DL
Arch. Antonello Loi e Arch. Cristina Marietta
Esecuzione lavori
Archinout srl
Restauri
Roberto Palumbo
Foto
Stilò Architetti e Maria Di Dio
Fortemente voluto dal Parroco Don Maurizio De Angeli ed economicamente sostenuto dalla CEI e Fondazioni torinesi
Nel cuore di Cavoretto, il restauro integrato di San Pietro in Vincoli rinnova il sacro con equilibrio tra memoria e contemporaneità. Interventi architettonici, artistici e impiantistici ridanno coerenza spaziale e liturgica, valorizzando le superfici storiche e introducendo elementi liturgici moderni e tattili. Un progetto collettivo che trasforma la chiesa in un organismo vivo, simbolo di identità, spiritualità e comunità.

Il restauro di San Pietro in Vincoli ha dovuto confrontarsi con la stratificazione di interventi incongrui e il degrado di elementi architettonici, decorativi e impiantistici, compromettendo l’identità e la coerenza spaziale del luogo sacro. La difficoltà maggiore è stata conciliare il valore storico e simbolico dell’edificio con le esigenze funzionali e liturgiche contemporanee, mantenendo un equilibrio tra conservazione e innovazione. Inoltre, l’integrazione discreta di nuovi impianti tecnologici senza alterare la percezione dello spazio antico ha richiesto sensibilità e precisione.
“Con cura, metodo e sensibilità estetica. Dalla realizzazione alla finitura.”
Il progetto ha adottato un approccio sinfonico e collaborativo, coordinando committenti, enti, restauratori e artigiani locali. Il consolidamento della copertura e la conservazione delle superfici decorate hanno restituito brillantezza e leggibilità iconografica, mentre il sistema impiantistico è stato rinnovato con interventi invisibili e illuminazione studiata per valorizzare le superfici. Il nuovo assetto distributivo ha chiarito le gerarchie liturgiche, inserendo elementi liturgici contemporanei realizzati con materiali tattili e sobri, in dialogo con il contesto storico senza imitarlo, per ridare centralità e identità allo spazio sacro.